DIFENDIAMO I FIGLI E LE FIGLIE DI TUTT*
A Lodi una solerte sindaca leghista ha applicato un regolamento che impone ai genitori stranieri di presentare una dichiarazione sui beni posseduti nel paese d’origine, per poter poi calcolare la quota di asili nido, mense e scuolabus.
In molti paesi di Asia, America del Sud e Africa reperire certi documenti è difficile, costoso e a volte impossibile. È così che le tariffe, per chi non li presenta, diventano esose e impossibili da affrontare per le famiglie. Il risultato è che a oggi moltissimi bambini e bambine non possono accedere agli asili nido, alle mense né usufruire del servizio scuolabus.
Nel 2018 in Italia siamo costretti ad assistere a un vero e proprio apartheid del quale sono vittime figlie e figli di genitori stranieri costretti, ad esempio, a mangiare il cibo portato da casa in un refettorio improvvisato, lontani dai propri compagni.
Famiglie Arcobaleno dichiara il proprio sdegno per certe politiche finto legaliste che in realtà nascondono razzismo e discriminazione su base etnica. Come associazione di genitori gay e lesbiche conosciamo bene il peso della discriminazione e delle leggi ingiuste, per questo esprimiamo tutta la nostra solidarietà e vicinanza a quei genitori che oggi vedono i propri figli e figlie trattati in modo indegno e vergognoso.
Famiglie Arcobaleno è vicina alle mamme e ai papà di Lodi costretti a spiegare ai propri figli e figlie cosa significhi essere vittime di discriminazione razziale e sociale. Chiediamo a chi ne ha il potere di mettere fine adesso a questa indegna e cieca applicazione di leggi ingiuste e disumane. Perché difendere i bambini e le bambine significa difenderli sempre, a prescindere dalla nazionalità, dalle formazioni famigliari, dalle origini, dal credo religioso, dal modo in cui sono venuti al mondo e dallo stato sociale. Per noi i figli e le figlie vanno difesi tutti e tutte.
Marilena Grassadonia